È interessante e importante scoprire come in ogni ambito ci si può assumere la responsabilità di generare un impatto positivo e di contribuire al progresso della società, anche in quei settori o in quei contesti che apparentemente possono apparire più lontani dai propositi più nobili e a favore degli altri e dell’umanità. Le grandi imprese, come quella rappresentata dal protagonista della nostra cover story e in particolare le aziende che operano nel segmento del lusso, sono oggi molto impegnate sul tema della sostenibilità, un valore nei confronti del quale c’è crescente sensibilità ed attenzione da parte della loro clientela.
È interessante e importante scoprire come in ogni ambito ci si può assumere la responsabilità di generare un impatto positivo e di contribuire al progresso della società, anche in quei settori o in quei contesti che apparentemente possono apparire più lontani dai propositi più nobili e a favore degli altri e dell’umanità. Le grandi imprese, come quella rappresentata dal protagonista della nostra cover story e in particolare le aziende che operano nel segmento del lusso, sono oggi molto impegnate sul tema della sostenibilità, un valore nei confronti del quale c’è crescente sensibilità ed attenzione da parte della loro clientela. Una giovanissima donna, con il progetto Made For A Woman, sta ridefinendo l’industria globale della moda con un modello centrato sull’essere umano, attento al clima e radicato in filiere eque, sostenendo comunità svantaggiate, valorizzando artigianato, creatività e innovazione. Alcuni imprenditori e manager che rappresentano alcune tra le aziende con la più grande capitalizzazione a livello mondiale, hanno fondato e investito nella Cancer AI Alliance, un’iniziativa che ha l’obiettivo di raccogliere un miliardo di dollari per liberare tutto il potenziale dell’IA, rivoluzionare la ricerca oncologica e sconfiggere il cancro. Come si dimostra, andando oltre alle narrazioni meno attente – profitto e lusso come sinonimi di sfruttamento e distruzione del pianeta e Intelligenza Artificiale come pericolo di autodistruzione ed estinzione dell’essere umano – è e resta dunque tutta una questione di modo di vivere e di interpretare la vita, una questione di Lifestyle.