Se cerchi a quale zenit sia arrivata, ma soprattutto dove stia andando, la grande nautica, quella dai 20 ai 100 metri e oltre, lo trovi sicuramente all’headquarter di The Italian Sea Group a Marina di Carrara, luogo della regia e del cuore dei quattro prestigiosi brand Admiral, Tecnomar, Perini Navi e Picchiotti. Sì perché è qui che oggi si vivono e si godono i risultati dell’intelligente selezione di storici brand e di prestigiose partnership nella costruzione di una visione armonica di megayacht come Admiral Armani 72 metri, di modelli sportivi come il Tecnomar for Lamborghini, dei velieri Perini Navi, del tocco heritage di Picchiotti fino alla NCA Refit. Sì ancora, perché è qui il luogo della creazione dei gioielli frutto dell’ingegno in purezza di celebri architetti navali e del Centro Stile di The Italian Sea Group, gioielli che brillano nei boat show internazionali da Cannes a Monaco, da Fort Lauderdale a Dubai. E che continuano a ricevere prestigiosi riconoscimenti, come agli International Yacht & Aviation Awards 2025, il 6 giugno, all’ Hôtel de Paris a Montecarlo, dove il MY Admiral JAS 66 metri ha trionfato tra i “Motoryacht over 60 metri” e il MY Admiral Platinum 78 metri tra i “Motoryacht over 70 metri”. “Un doppio successo che – il commento di Gianmaria Costantino, CCO di The Italian Sea Group – testimonia il valore della nostra visione, fondata sull’eccellenza, sull’innovazione e sulla continua ricerca della perfezione in ogni dettaglio.”
Vediamoli allora da vicino questi gioielli dell’irresistibile successo verso quella nuova nautica “sognata” da un visionario Giovanni Costantino, Founder & CEO del più che famoso ormai Gruppo Apuano. Il MY Admiral JAS 66m, esposto in anteprima mondiale al Monaco Yacht Show 2024, risultato della collaborazione tra il Centro Stile del Gruppo e il designer britannico Mark Berryman, è la raffinata fusione tra spazi interni ed esterni e si distingue per l’impiego di materiali sofisticati ma accoglienti, che coniugano l’eleganza formale con un comfort contemporaneo. Parte di una linea semi-custom, ha riscosso un notevole successo con quattro unità vendute. L’ammiraglia Admiral, MY Platinum 78m è invece la massima espressione dell’approccio full-custom, progetto unico che incarna la filosofia tailor-made del Gruppo. Con esterni firmati dallo studio Lobanov Design e interni progettati da Sinot Yacht Architecture & Design, Platinum stupisce per il suo layout armonioso e una qualità costruttiva che ha superato ogni aspettativa in prestazioni e silenziosità in navigazione. Il contrasto tra la linea ADM 66 e un progetto tutto su misura come MY Platinum racconta d’altronde perfettamente la versatilità del cantiere. Una doppia anima che permette di rispondere sia a chi desidera uno yacht altamente personalizzabile sia agli armatori che desiderano coniugare un elevato grado di personalizzazione con l’affidabilità e l’efficienza operativa ampiamente collaudate. È così che entrambi concorrono ad esprimere l’identità e la filosofia di The Italian Sea Group, fondate su un’idea di lusso sobrio, una visione estetica in continua evoluzione e l’altissima artigianalità tutta italiana.
Da qui eccoci, in un crescendo rossiniano, al varo di un capolavoro di design e ingegneria navale, il primo dei due megayacht disegnati da Giorgio Armani, il cui inconfondibile stile è immediatamente riconoscibile sia nelle linee esterne sia nei raffinati interni. Frutto della collaborazione con il Centro Stile del Gruppo, il progetto è una sintesi perfetta tra la raffinatezza stilistica e l’eccellenza nautica. Il risultato? Un equilibrio armonioso tra estetica minimalista e tecnologie avanzate, pensato per ridefinire i canoni, appunto, dell’alta gamma nella nautica di lusso. Le eleganti linee esterne rivelano un’impronta architettonica decisa: volumi geometrici si alternano a superfici curve, dando vita a una struttura dinamica ma rigorosa. L’alluminio satinato e i dettagli in acciaio riflettono la luce in un gioco sofisticato di riflessi, mentre grandi vetrate aprono gli interni al paesaggio. I ponti sono come terrazze sospese, spazi pensati per offrire libertà e flessibilità: dal salotto all’aperto all’area di atterraggio per elicotteri, ogni dettaglio è in chiave funzionale ed elegante. Gli interni firmati Armani-Casa amplificano la visione del celebre stilista salutata così da un orgoglioso Giovanni Costantino: “Questo Yacht è l’incontro tra l’eleganza poetica di Giorgio Armani e l’eccellenza tecnica di The Italian Sea Group in un viaggio creativo che ha trasformato un sogno in una realtà che solca il mare con grazia”.
E che dire del Sailing Yacht Perini Navi Katana, simbolo di eccellenza e innovazione, ketch a vela di 60 metri, che ha segnato un nuovo traguardo nel rilancio del brand Perini Navi, oggi pienamente integrato nel Gruppo che lo ha valorizzato in poco meno di tre anni? E pure il S/Y Katana è l’emblema dell’impegno verso progetti di eccellenza, dove tradizione e innovazione dialogano in modo armonioso in uno yacht che offre massima efficienza, versatilità e sicurezza: la chiglia retrattile garantisce prestazioni eccellenti anche in acque poco profonde e il sistema di dynamic positioning permette al veliero di mantenere la posizione in sicurezza, senza ancoraggio. Gli interni, firmati dal designer francese RémiTessier e realizzati dalla tedesca Metrica raccontano un’eleganza sobria e raffinata. Ogni ambiente è pensato secondo una filosofia del lusso che privilegia la sobrietà all’ostentazione in un S/Y Katana aggiunto a consegne e progetti in corso che rafforzano la leadership del brand Perini Navi tra i velieri di grandi dimensioni.
Anche la riconsegna del S/Y Kaizen, uno splendido sailing yacht di 49 metri, costruito nel 2000 dal cantiere neozelandese Alloy Yachts, frutto dell’ingegno del designer Glade Johnson e della collaborazione con i celebri architetti navali Paolo Scanu e Butch Dalrymple Smith, è stato un evento. La barca, con scafo e sovrastruttura in alluminio, coniuga eleganza e robustezza. Nel periodo di refit nella Business Unit NCA Refit, S/Y Kaizen ha beneficiato di un intervento di straordinaria portata tra cui il disalbero e il rialbero e di interventi propedeutici all’upgrade del sistema rigging, passato dall’acciaio alla fibra di carbonio per migliorare le performance e ridurre il peso, che sottolineano la capacità di TISG di operare con successo su yacht di grande prestigio, combinando una consolidata esperienza nel full custom design con la professionalità nelle operazioni di refitting e riparazione di superyacht, megayacht e sailing yacht, un approccio integrato che consente di accompagnare i clienti in ogni fase della vita dello yacht, valorizzandone la storia e garantendo una costante innovazione tecnologica e sostenibilità.
E ora? Si torna, dopo il successo nel 2023 e nel 2024, al Monaco Yacht Show, dal 25 al 28 settembre, a Port Hercule, cuore del Principato, dove il Gruppo sarà protagonista in un raffinato stand nel Quai Rainier Ier, spazio esclusivo pensato per un’accoglienza di prestigio di clienti internazionali, broker, giornalisti e comunità finanziaria, per una presenza strategica con i protagonisti globali e come occasione privilegiata per raccontare l’identità del Gruppo e i valori che ne guidano la visione: innovazione, artigianalità, design distintivo e sostenibilità. In questa edizione 2025, sarà presentata una selezione esclusiva di yacht varati tra la fine del 2024 e l’anno in corso, capolavori di ingegneria navale e di stile, che incarnano la filosofia progettuale e la qualità ingegneristica di un Gruppo con lo sguardo sempre rivolto al futuro e che, forte di un’eredità che fonde cultura industriale, creatività italiana e una raffinata sensibilità estetica, sa di confermarsi riferimento globale nella nautica di alta gamma.
Gianmaria Costantino: ANTICIPARE I TREND PER RESTARE LEADER
Chiamato in azienda da un anno, dopo un impegnativo percorso di studio come lo hai definito tu stesso, quale è l’idea (e con essa il bilancio) che ti sei fatto?
È stato un anno straordinario. Dopo un percorso formativo molto intenso entrare in azienda è stato per me come chiudere un cerchio. TISG è sempre stata parte della mia vita, l’ho vista nascere, crescere e svilupparsi. Avere l’opportunità di dare un contributo diretto oggi, in un ruolo così strategico, è una sfida affascinante. Ho trovato un team affiatato, una struttura solida e una visione chiara. E soprattutto, ho potuto portare il mio approccio dinamico e internazionale a un contesto che ha fame di innovazione e apertura.
Ti senti più “delfino” o successore generazionale di tuo padre, fondatore e guida del gruppo?
Mi sento entrambe le cose. Il termine “delfino” mi piace perché implica la fiducia in una nuova generazione che porta energia e competenze fresche. Ma allo stesso tempo sono consapevole del significato di essere figlio del fondatore: c’è una responsabilità forte, che non vivo con pressione, ma come stimolo. Mio padre è stato – ed è – una guida. Ma oggi lavoro principalmente in autonomia, con il mio team, e insieme cresciamo. L'obiettivo è quello comune: far evolvere l’azienda senza mai snaturarne i valori.
Da Chief Commercial Officer, come vedi il posizionamento dell’azienda oggi e nel futuro, da ovest a est?
Siamo un gruppo globale e vogliamo rafforzare ulteriormente la nostra presenza internazionale. Guardiamo con decisione verso est: Sud-Est asiatico, Giappone, Hong Kong e Singapore sono mercati chiave. In quest’area, il potenziale è enorme e ci siamo già mossi con partnership importanti. Allo stesso tempo, Stati Uniti e Middle East restano fondamentali: continuiamo a investire in questi territori con progetti mirati. Il posizionamento è chiaro: eccellenza, innovazione, customizzazione e un servizio completo, anche nel post-vendita. La spinta all’internazionalizzazione è fortemente voluta anche da me, e oggi rappresenta circa l’80% delle attività commerciali che coordino.
Qual è il piano d’azione del primo produttore italiano di superyacht sopra i 50 metri per vincere in un mercato così competitivo? Quali sono i mercati strategici?
La chiave è l’innovazione continua, su tutti i fronti: tecnologico, stilistico, di servizio. Dobbiamo essere i primi a intercettare i desideri dei nuovi armatori, molti dei quali giovani e molto esigenti. Puntiamo sullo sviluppo del prodotto, sulla personalizzazione estrema e sull’efficienza energetica, come dimostrano i nuovi sistemi a batterie agli ioni di litio montati sul nostro Admiral 78. I mercati strategici oggi sono Asia-Pacifico, Middle East e Stati Uniti. E non ci fermiamo: stiamo già valutando nuove operazioni di espansione anche tramite M&A.
Sono cambiati i gusti e le esigenze degli armatori?
Assolutamente sì. La nuova generazione di armatori è più giovane, più attenta alla sostenibilità, all’innovazione e all’esperienza a bordo. C’è attenzione ai materiali, alla tecnologia, agli spazi flessibili e personalizzabili. L’estetica resta centrale, ma deve essere accompagnata da contenuti tecnici forti e un servizio tailor-made.
I quattro brand Admiral, Tecnomar, Perini Navi e Picchiotti coprono davvero il mercato in modo completo?
Sì, oggi possiamo dire che i nostri brand coprono praticamente l’intero segmento della nautica di lusso, dai 20 metri ai 100 metri e oltre. Motoryacht e sailing yacht, modelli sportivi come il Tecnomar for Lamborghini fino ai velieri senza tempo firmati Perini Navi. Picchiotti aggiunge un tocco heritage molto forte. Siamo strutturati per servire clienti con esigenze molto diverse, in modo sartoriale. Non solo nella produzione, ma anche nel refit, con la nostra divisione NCA Refit, che rappresenta fino al 15% del fatturato e ci consente una presenza completa anche nella fase post-vendita.
Chiudere il 2024 con 404,4 milioni di ricavi e consegnare un megayacht da 78 metri nel 2025: è così che si captano i trend?
Sì, è proprio così. Questo megayacht rappresenta il futuro: coniuga design, tecnologia ed efficienza energetica. Le batterie al litio montate sull’Admiral 78 sono un esempio concreto di come interpretiamo la sostenibilità: non solo come dichiarazione di principio, ma come applicazione reale. Anticipare i trend è la nostra missione: proporre soluzioni innovative prima degli altri è l’unico modo per restare leader.
Gianmaria apre la sua agenda: quali impegni vede da qui a fine anno?
Stiamo lavorando su nuove partnership commerciali, in particolare nel Far East. Poi ci sono i boat show internazionali: Cannes, Monaco, Fort Lauderdale, e Dubai. Oltre agli impegni con la rete vendita e al consolidamento dei nuovi mercati, c’è il lavoro costante con i clienti, i veri ambasciatori dei nostri brand. Infine, la formazione: seguo da vicino l’Academy e i percorsi per attrarre giovani talenti nel design e nella progettazione. Sono convinto che per costruire il futuro servano solide radici, ma anche sguardo lungo e tanta energia.